Trapianto Capelli
Fino a qualche tempo fa il trapianto di capelli veniva eseguito solamente attraverso la tecnica Fut (o Strip Extraction), che consisteva nell’asportazione di un’intera losanga di cuoio capelluto della nuca; questa, una volta prelevata, veniva sezionata più volte per poterne ricavare i follicoli che successivamente venivano impiantati nelle zone diradate. La tecnica FUT prevedeva una sutura permanente, attraverso la chiusura con punti.
Oggi, grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica nella strumentazione utilizzata, il trapianto di capelli viene eseguito maggiormente con la tecnica F.U.E. (Follicular Unit Extraction), attraverso la quale si ottiene un ottimo risultato, senza cicatrici perenni, grazie al prelievo follicolare, e a costi decisamente accettabili. La tecnica FUE infatti, preleva singolarmente i follicoli dal cuoio capelluto. I follicoli prelevati vengono ripuliti da eventuali residui organici e innestati successivamente direttamente nella zona diradata.
L’intervento di trapianto di capelli FUE si effettua in regime ambulatoriale quindi il paziente può essere sottoposto ad anestesia locale o sedazione, a seconda dei casi. Dopo una prima visita preliminare, si definiscono con il paziente gli obiettivi e si progetta l’intervento vero e proprio. L’iter chirurgico prevede: eventuale anestesia, prelievo delle unità follicolari (UF), preparazione della zona ricevente, innesto delle UF (previo trattamento delle stesse), medicazione.
Il primo fattore da considerare quando si desidera sottoporsi ad un autotrapianto di capelli, è ovviamente legato all’età anagrafica. Al di sotto dei 30 anni il trapianto dei capelli è sconsigliato in quanto la crescita naturale dei capelli può generare una ricrescita non omogenea e a chiazze, lì dove sono stati asportati i follicoli.
Il secondo fattore da considerare è lo stato di salute del cuoio capelluto: rivolgersi ad un centro specializzato prima di sottoporsi al trapianto è la regola da seguire sempre. Lo specialista, infatti, previa accurata visita specialistica sarà in grado di determinare anzitutto se effettuare l’intervento, il tipo di intervento da eseguire, e quando questo dovrà essere eseguito.
La durata del trapianto di capelli dipende dalla tecnica utilizzata, da quanto è estesa l’area da infoltire; e dal grado di densità che si vuole ottenere.
Per aree da trattare di medie e piccole dimensioni, l’intervento può anche essere effettuato in un’unica seduta di un massimo di 4 ore, tali sedute possono aumentare a seconda della quantità di bulbi che si desidera innestare e di conseguenza al livello di “densità” che si vuole ottenere.
I giorni subito dopo il trapianto di capelli sono molto importanti per i nuovi capelli trapiantati ed è di fondamentale importanza seguire la terapia farmacologica post intervento prescritta del medico. In questi giorni i pazienti potranno presentare gonfiore e piccoli grumi di sangue nelle zone di innesto. Niente Panico, fa tutto parte del normale decorso post intervento.
Alla terza settimana circa di post intervento, si noterà la caduta dei capelli trapiantati: questo è del tutto normale e ci si deve aspettare che accada!
Durante le settimane successive si potranno cominciare a notare i nuovi capelli spuntare; si presenteranno sottili, fini ma si ispessiranno nelle settimane successive. Tra l’ottavo ed il decimo mese il paziente noterà una decisa accelerata del processi di crescita e mediamente, dopo un periodo di circa 1 anno dall’ intervento, vedrà il risultato finale.
Oggi si registrano difficilmente complicazioni durante un intervento di autotrapianto di capelli, è altresì doveroso ricordare che questo è pur sempre un intervento chirurgico a tutti gli effetti e che deve essere realizzato sempre da chirurghi specializzati ed esperti. Se eseguito da mani inesperte si potrebbe incappare in complicazioni anche anche gravi e di sicura evidenza come il danneggiamento della zona donatrice, a causa di uno smisurato prelievo di unità follicolari, e/o cicatrici diffuse o localizzate specialmente in caso di intervento FUT.
Altre complicazioni non di carattere chirurgico possono riguardare le aspettative del paziente: che siano effettivamente realizzabili tenendo conto dell’età anagrafica, della disponibilità delle unità follicolari nella zona donatrice, e dell’ampiezza dell’area calva.
Inoltre, è bene non sottovalutare l’impatto psicologico che questo tipo di intervento ha sul paziente, infatti l’obiettivo primario dell’autotrapianto di capelli è proprio quello di evitare tutto lo stravolgimento, sia fisico che mentale, e provare a ripristinare l’immagine originaria di se stessi, persa col tempo con la progressiva caduta dei capelli.
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